Ma insomma... questi mille stanno con Veltroni o con Letta?
già... Veltroni o Letta, this is the question
- rigassificatori: Veltroni sì, Letta sì
- inceneritori: Veltroni sì, Letta sì
- tav: Veltroni sì, Letta sì
- critiche a "certa" magistratura: Veltroni sì, Letta sì
- base Usa a Vicenza: Veltroni sì, Letta sì
- taglio delle pensioni: Veltroni sì, Letta sì
- retorica "anti-laicista": Veltroni sì, Letta sì
- guerre umanitarie: Veltroni sì, Letta sì
to be continued (per Waltere: "continua")
'azzo, che dilemma eh? Di fronte a simili differenze c'è da perdere la testa.
Ah, dimenticavo. Su tutte quelle questioni - le prime che mi son venute in mente - si poteva aggiungere, in ogni punto, berlusconi sì
A me farebbe piacere se ci fossero altri candidati piu' di sinistra come marco.
Ma pare che le primarie del PD siano una pagliacciata gia' decisa dietro la quinte.
Per avere senso queste primarie dovrebbero avere 5 candidati:
1) Veltroni
2) Prodi (che un anno fa era "er meglio", ora subito rottamato) ma che resta l'unico "ecumenico" con Veltroni;
3) D'Alema come rappresentante dei DS (che una volta trombato nella prima vera elezione della sua vita senza cooptazione di collegio o tramite arraffa arrraffa di tessere perderebbe un po' di spocchia);
4) Rutelli per la Margherita che finalmente finirebbe la sua carriera di saltatore stile quaglia con una sconfitta;
5) De Mita o Marini come rappresentanti delle cariatidi DC.
A parte il fatto che qui stiamo a parlare delle finte primarie di un partito, mentre nel resto del Paese si discute di un mezzo colpo di Stato...
...per restare in-topic, io dico che se il PD voleva avere qualche appeal, avrebbe dovuto avere una decina almeno di candidati, come il PDUSA, e tra loro delle persone belle e credibili come Soru, Finocchiaro, e degli altri esponenti del Nord come Bersani, Illy, Cacciari, Chiamparino.
Invece qui avete deciso per Veltroni, che di certo è un ottimo comunicatore, ma per il resto si intende solo di cinema e non si capisce come possa prendere voti sopra Firenze.
Cari amici,
c'e una cosa che dovremo ben tenere presente nello stabilire la rotta dei MILLE:
NON ripetere gli erri francesi di qualche anno fa:
allora in Francia si presentarono alle elezioni oltre 15 piccoli gruppi di sinistra-sinistra che raccolsero lo scontento.
RISULTATO: grazie ai meccanismi del sistema elttorale maggioritario francese al ballottagio la scelta che rimase fu fra DESTRA (CHirac) e DESTRA FASCISTA (Le Pen).
Si seppe poi che molte tra quelle "formazioni spontanee di sinistra" avevano ricevuto finanziamenti e supporto dalla destra (alcuni in malafede, sapendolo, altri inconsapevoli, ricevendo supporti e soldi in modo mascherato).
Credo che in una situazione in cui si deve vigilare per la tenuta democratica del nostro Paese sia importante ricordare che:
-gli elettori son quelli, e di piu' non possiamo crearli,
- se racogliamo voti a sinistra, sottraendoli al centro-sinistra,le nostre destre saranno contentissime, magari anche pronte ad aiutarci, come in Francia
-noi invece, non vogliamo che Berlusconi Fini e Bossi vadano al governo di nuovo perche sappiamo cosa farebbero:
-continuerebbero lo smantellamento delle istituzioni,
-rinsalderebbero lo stato di Polizia ripetendo ,
-RIPETEREBBERO operazioni tipo il G8 di Genova nelle piazze (morti nelle strade),
-ripeterebbero pestaggi e torture (Diaz e Bolsaneto),
-ecc. ecc. basta far mente locale e ricordare..
QUINDI
si devono portare NUOVI voti, o voti di chi si sente deluso dall'attuale situazione, alla coalizione DI CENTRO SINISTRA nel suo insieme, non sottrarli all'unica possibilita' di difesa, altrimenti, oggettivamente, si lavorera' per le destre.
non si devono scavare fossati fra chi e' piu' di sinistra e chi ama Prodi o chi non ama Amato,
NOI ABBIAMO L'INTERESSE DI ROMPERE L'UNITA' DEGLI SCHIERAMENTI DI DESTRA, NON IL NOSTRO
ALTRIMENTI FACCIAMO IL LORO GIOCO
Conclusione:
MILLE E' BELLO, MA LE CRITICHE VANNO RIVOLTE AGLI AVVERSARI!!
Concordo con Sciltian (stranamente...;o)): una bella rosa di candidati credibili renderebbe il tutto altrettanto credibile.
Ma si sa che talvolta, le cose più logiche ed auspicabili.............
L’analisi di Pasquino è davvero condivisibile e tocca uno dei punti salienti di questa fase: la capacità di aggregazione dei progressisti.
Per quanto riguarda il futuro…
Si dice che chi ben comincia sia a metà dell’opera.
Allora credo che qua si è lontani anche solo dalla linea della partenza: la stagnazione economica che non fa notizia per il problema della “chiusura”, è un’analisi paradossale per inconsistenza.
A ognuno il suo mestiere, a cominciare da chi si propone al rinnovamento: credo debba essere questa la prima regola concreta per una buona futura classe governante che vuole concretamente badare al sodo.
a oguno il suo mestiere: che i ragionieri facciano i ragionieri!
La cosa mi lusinga maria teresa (solo omonima della maria teresa che con molta civiltà ed intelligenza commenta e scrive anche nel nostro sito).
Personalmente faccio e gradisco fare il mio mestiere.
Mi stupisco dei tuttologi, specie in via di rapida crescita.
Briziobè, solo pe dirte che stavolta nun so io quella che te sta a insultà.
Mo' aspettamo de sapè che dice Mara.
grazie sara, prendo atto che prima mi insultavi.
immagino sarà contento anche alberto della tua ammissione.
bel modo di fare!
Paolo: non sono contento degli insulti in genere, ma sono altrettanto poco contento del fatto che si sfrutti OMB per raccattare visibilità criticando a prescindere chi fa qualcosa.
Dire "ognuno faccia il suo mestiere" in questo contesto è un'amenità. Che Simoni, Adinolfi, Sofri, Scalfarotto e via elencando abbiano poca esperienza di Palazzo è più che ovvio (per fortuna, aggiungo io). Che in compenso abbiano cultura politica e idee e capacità da vendere lo è altrettanto. Ovvero, se non ve bene neppure gente come loro, significa che l'unica alternativa sono Fassino e Rutelli e Boselli. Il che sarebbe davvero triste.
Ormai che i Mille ti fanno orticaria è più che chiarito. Quindi, per favore, comincia ad attenerti alle regole, evita i post multipli, i sarcasmi, intervieni sul merito, non polemizzare a prescindere ogni volta che arrivi alla "lfa" di Scalfarotto. E almeno leggi fino in fondo (lo dico perché il tuo commento non ha granché a che vedere col post di Simoni. Il che a casa mia si chiama OT). Grazie.
Bella la lettera: tante buone intenzioni, ma le idee sono pochine. Alla fine due sole: abolizione dei contributi alla stampa e abolizione degli ordini professionali.
Si potrebbe anche essere d'accordo, ma siccome contributi e ordini fanno andare, oggi come oggi, stampa e professioni intellettuali, bisognerebbe capire con cosa sostituirli (tenendo presente che, se la stampa assistita è roba nostra, ovunque nel mondo le professioni sono regolamentate tramite ordini).
mah, un manifesto meritocratico. una espressione di liberalismo idealista e anche un poco consapevolmente utopica.
niente conflitto sociale né culturale.
anzi, niente cultura ma solo politiche di "governance" del patrimonio cognitivo che mirano all'efficenza del sistema produttivo.
ma la meritocrazia non è democrazia, è solo una oligarchia basata su parametri diversi. al massimo permetterebbe più mobilità sociale a chi è intellettualmente dotato ed investe la propria gioventù a studiare per trasformarsi in unità di produzione intellettuale di alto valore. ma siamo sicuri che sia un bene? siamo ancora convinti di poter valutare la salute di un paese sulla base delle prestazioni del suo sistema produttivo?
certo se funzionasse migliorerebbe le prestazioni economiche del paese, ma non scalfirebbe seriamente il livello di disuguaglianza economica, o lo sfruttamento dei precari.
e pensare che questa probabilmente è crema del PD!
Che i Mille sbarchino a Napoli per liberare Napoli dai 4,5 milioni di ecoballe che il democratico Bassolino & c. hanno accumulato
contro la salute e le tasche dei cittadini.
Forza Veltroni!
@HCE
E' vero, quella lettera è un manifesto un po' utopico (dato che siamo in Italia) di stampo liberal-idealistico.
Tuttavia, i contenuti di quelle rischieste sono esattamente ciò che consentirebbe anche qui un vero conflitto sociale e culturale. Per essere esplicito, trovi sia un caso che Noam Chomsky abbia la cattedra al MIT di Boston e non alla Sapienza di Roma?
Inoltre, una oligarchia mobile per merito (soggetta a ricambi frequenti) è la forma di democrazia migliore che finora sia concepibile attuare e certamente meglio della oligarchia immobile che ci governa ora. Certo, esistono esempi pioneristici di democrazia partecipata e diretta che possono essere la strada da seguire in futuro, ma questi non sono certo esclusi da passi avanti che portino a liberare ciò che al momento è oppresso e compresso.
Inoltre, una oligarchia mobile per merito (soggetta a ricambi frequenti) è la forma di democrazia migliore che finora sia concepibile attuare e certamente meglio della oligarchia immobile che ci governa ora.
forse, ma questa prospettiva non mi scalda nemmeno un pò (e questo è un problema mio).
temo però che su un progetto del genere riuscirete ad aggregare solo chi ha una numeri e ambizione per pensare di poter beneficiare da una eventuale composizione più meritocratica dell'elite.
anzi in realtà un poco lo spero.
caro Simoni, converrai che una oligarchia non possa essere una forma di democrazia, c'è una contraddizione in termini, e logica, troppo forte. Anzi, diciamo che sono di fatto due contrari. Concordo con hce sul fatto che probabilmente riuscirete ad aggregare solo chi ha l'ambizione/presunzione di poter far parte di questa presunta crema intellettual-meritocratica della società. In questo, però, non siete affatto "nuovi". La novità dei nostri tempi è semmai l'ascensione delle (ex) masse al rango di elite (o oligarchia se preferisci). Il tempo dei leader, delle classi dirigenti, dei "migliori" è finito. Inizia il tempo dei portavoce, ossia di quelli che accettano il ruolo meno glorioso, più opaco e umile di farsi interpreti delle idee della parte di popolazione cui si fa riferimento e da cui si riceve una apposita delega.
In altri termini, non siete voi che dovrete convincere i valsusini che la tav è buona, e se non la capiscono sono mazzate democratiche, ma sono loro a dirvi che la tav è cattiva e a delegarvi a tradurre tali indicazioni in scelte concrete. Loro sono la mente, voi il braccio.
Caro Alberto Biraghi,
per rispondere al tuo post, e alla discussione che c'e' stata qui nei giorni scorsi vorrei prendere spunto dall'intervento di Sandra Savaglio a Pisa. Contrariamente a quanto Sandra ha affermato, e cioe' che "quando c'e' un problema in fisica si cerca una soluzione", penso che il primo passo consista (o almeno dovrebbe) nel cercare di capirne la natura.
Il che presuppone competenza in materia. Naturalmente siamo tutti liberi di dare voce ai nostri pensieri, superficiali, accattivanti, di propaganda o profondi e sostanziati che siano. Penso tuttavia che si possa convenire che non saranno le affermazioni alla Grillo -per quanto successo e popolarita' possano riscuotere- a costituire analisi e soluzione verso quel futuro "dove le cose funzionano".
Contrariamente a quanto Sandra ha affermato, io credo che la fiducia alle persone nuove non possa essere data solo perche' "tanto peggio di cosi' non puo' andare", ma debba poggiarsi su qualche base piu' solida, che possibilmente includa anche la competenza.
Sempre per restare nel paragone con la fisica (perdonami, deformazione professionale), nel valutare se un gruppo sia degno di fiducia e di supporto si guarda la sostanza (e non la visibilita' o la popolarita') e le performance del passato. Capirai allora che le critiche qui non solo non sono OT ma visti i trascorsi sono d'obbligo, per capire se gli errori del passato sono stati compresi e superati o se verranno ripetuti nello stesso modo. Nel secondo caso sarebbe inutile e controproducente continuare ad investire nella stessa direzione, nelle stesse persone.
Un saluto da Bonn,
Andrea
Per Marco,
sono uno dei ragazzi che ha collaborato già con te al comitato veltroni, uno che, per essere sinceri, ti stima e ti apprezza molto.
Ho letto stamattina con interesse gli articoli che riguardavano questa iniziativa e sono rimasto favorevolmente sorpreso, pensavo che dopo quell'esperienza avessi messo un punto all'impegno in politica, invece no. Ripeto, ne sono felice.
Spero solo che ci sia meno spazio per gli apparati che tutto controllano, per le segreterie e gli assistenti personali, che ci sia un dibattito vero, la possibilità di criticare il leader quando sbaglia (e succede spesso), e più di tutto spero che iMille non siano un taxi per portare qualcuno a posti di potere e di sottopotere.
Se queste condizioni di base ci fossero io sarei pronto a ri-darvi una mano.
Alessandro Faia