
Il segretario dei DS Piero Fassino nella lunga (si fa per dire) intervista raccolta che compare oggi oggi su l'Unità dice una cosa inaccettabile.
«Sono ormai 15 anni che in Lombardia siamo all’opposizione, e altrettanto in Veneto. E anche i dati elettorali delle amministrative di un mese fa ci dicono che se il centrosinistra non mette in campo un’iniziativa per allargare le sue alleanze in quelle realtà rischia di non riuscire a diventare mai maggioranza». Premetto, da milanese ed elettore storico del centrosinistra, di essere molto contento che il Gran Mandarino dei moribondi DS si sia accorto che in Lombardia c'è un problema. Mi soddisfa meno - da lettore e sostenitore de l'Unità - il fatto che possa pronunciare una simile porcheria senza che l'interlocutore faccia un balzo sulla sedia.
Il fatto è che - avesse avuto un giornalista davanti - Fassino si sarebbe sentito chiedere come mai a Milano sei mesi prima delle elezioni i sondaggi davano il centrosinistra in vantaggio di almeno sei punti percentuali. Come mai si sia scelto un primo candidato, Umberto Veronesi, oberato da enormi conflitti d'interessi con persone vicine a mafia e centrodestra. Come mai, accantonato Veronesi (qualcuno dice "con Veronesi si vinceva", certo, forse anche con Ligresti o Goebbels, ma che significa?), si sia scelto un prefetto galantuomo, ma totalmente inadeguato. Come mai quel candidato e i partiti abbiano litigato dal primo all'ultimo giorno di campagna (passeranno alla triste storia delle miserie locali le pubbliche sfuriate del cosiddetto segretario Franco Mirabelli che accusava Ferrante di non essere all'altezza).
Purtroppo ieri a l'Unità non c'era un giornalista, ma Simone Collini, un burocrate di partito messo lì a trascrivere il comizio del Gran Mandarino, il quale non si è neppure sentito chiedere come mai in regione Lombardia - anche lì si poteva vincere - è stato scelto un candidato senza volto (Riccardo Sarfatti) e non è stata fatta campagna elettorale, dando le elezioni per perse in partenza.
Recentemente abbiamo ricevuto tra capo e collo l'
odiosa performance dell'unico vincitore (si fa per dire, lui ha vinto 'na sega, è la destra che ha fatto uno scivolone pazzesco) locale da molti anni a questa parte. Ma evidentemente non bastava. Invece di appendere per le palle il venditore di
spazzolePOLIZZE UNIPOL che infesta la provincia di Milano coi suoi compagni di merenda, il Gran Mandarino dei moribondi DS supporta la sua indecente rincorsa dell'avversario sul suo terreno.
Adesso è ancora più chiaro. Il progetto vero è ricostruire la Democrazia Cristiana. OK, ne prendiamo atto. Qualcuno però chieda a Fassino se almeno non sia possibile dirlo chiaramente e smetterla di prenderci per il culo. Grazie.