Maurizio Martina cioè l'Apparato con la A maiuscola. Bravo. Ben fatto. Eccone un altro che getta la maschera.
ma stiamo parlando di quel ggiovane segretario che diceva "nè con Zapatero nè con Bush"?
Ommadonnasantissima!
BRILLANTE GIOVANE IL MARTINA, DI PROFESSIONE FUNZIONARIO DI PARTITO.
ANCHE CORRITORE è CORSO IN AIUTO DEI VINCITORI. VIVISSIMI COMPLIMENTI
Cari Pippo, Sara e Marco,
nessuna maschera gettata. Semplicemente quazndo si palesa all'orizzonte una persona che sembra attento alle cose nuove, ha trent'anni meno della media e sembra ascoltare, io ci sto. E non mi importa che provenga da un apparato, essendo convinto che il giorno che venisse eletto con primarie dirette, si sentirebbe più libero di pensare con la propria testa.
Mi dite voi altrimenti qual è l'alternativa a Maurizio Martina? Ditemelo, se esiste
bè, io pensavo a te Davide.
E comunque le alternative si cercano, non ci si butta su quello che c'è, soprattutto se fa abbastanza schifo.
Il ricambio generazionale non è quello dell'età, o meglio, non è solo quello.
Martina ha trentanni ma è vecchio dentro, ed è, come ha detto Pippo, l'Apparato con la A maiuscola.
E una risposta così da te proprio non me l'aspettavo.
Sara, mi dispiace di averti deluso, ma la penso così.Ho visto Maurizio Martina in una lunga chiaccherata di tempo fa e sono rimasto favorevolmente impressionato per i concetti che ha espresso sull'innovazione e sul ricambio, con una profondità di analisi non facile da riscontrare nel ceto politico. Per questo lo sostengo, anche di fronte ad alternative che non vedo. E ripeto la domanda: quali sono le alternative a Maurizio? Ti ringrazio per l'apprezzamento nei miei confronti, ma non credo sensata un'ipotesi di mia candidatura in Lombardia.
E' vero, forse l'alternativa oggi in Lombardia non esiste. Motivo per cui occorre lavorare a fondo per far in modo che "si crei" una competizione che favorisca la partecipazione di più "sconosciuti" che hanno voglia e che sui contenuti innovativi poggiano la loro attività politica.
Davide è un emergente, ma è giusto che faccia i piccoli passi e che si concentri sulla città di Milano che da sola vale mezza lombardia. Per tornare a brillare in Lombardia c'è bisogno di costruire un centrosinistra "forte", coeso e soprattutto in grado di esprimere contenuti innovativi cominciando a seminare sin da oggi che è all'opposizione. Martina a 30 anni se è vecchio lo valuteremo alla distanza. Certamente partirà con gli occhi ed i fari puntati ...
Stai cercando anche tu un posto al sole. Cosa ti ha promesso internet sulle panchine...
Corritore, io sono un totale antipatizzante del partito democratico, però concordo sul fatto che dovevi essere tu a candidarti in prima persona. Se uno capace come te non acchiappa queste occasioni, allora si da' solo delle gran mazzate sui cosiddetti. Nessuno mi farà mai credere che Martina rappresenta la profondità di analisi. Sono stato in quel partito e conosco alla perfezione dove vanno a parare quelle impostazioni: sono impostazione di tipo profondamente patriarcale e conservatore, il vecchio più vecchio che ci sia, la continuità totale col vecchio. Il peggio del vecchio PCI cristallizzato nel tempo, mentre il meglio è evaporato via... Voi siete agli antipodi, ma non avete un minimo di comprensione del fatto politico, vi contano su quattro balle in una chiacchierata privata e voi ci cascate. MA PER FAVORE, TUTTI RIMANDATI A SETTEMBRE.
Egr.Corritore,
cerchiamo di non prenderci in giro. Martina rappresenta il passato molto più di un attantenne: è un pollo di batteria allevato dal partito, senza un mestiere, senza una professione (che non sia quella di stipendiato dal partito)e arriva da una delle provincie in cui il peso della sinistra e in particolare dei ds è insignificante (basti pensare che la vittoria casuale nella città di bergamo è opera di un socialista). Le posizioni politiche espresse dal martina sono di una banalità insignificante, un bla bla bla da studente fuoi corso di scinze delle comunicazioni. La realtà è che è un candidato utile a rinviare le scelte tra i capicorrenti, a rinviare le scelte sulla leadership lombarda e milanese. é il salva mirabelli. Un segretario così debole e stipendiato consentirà di mantenere in vita tutte le sottocorrenti e le mediocrità di cui ci hanno allietato in questi anni di sconfitte. Lei si è adeguato, voleva rinnovare è si è impaurito, ha chinato il capo è si accodato alla festicciola della nomenclatura. Peccato l'ennesima occasione persa. Ma stia attento, in genere gli innovatori cooptati nella nomenclatura sono destinati al fallimento.
Sono stato accusato spesso di essere un sostenitore a prescindere di Davide Corritore. Questa mi sembra l'occasione per dimostrare che non è così e la colgo volentieri. Per farlo torno sul sondaggio di Repubblica con un paio di aneddoti.
Aneddoto 1 - L'altro ieri ricevo un'esilarante mail di tale Roberto Cremaschi, "segretario organizzativo dell'APD", sostenitore del rispescato Sarfatti, che prima definisce il sondaggio «del tutto indicativo», poi fa una pittoresca analisi di voti e percentuali in stile la notte delle primarie del PD americano («...E siamo a questa mattina, alle ore 9,15: Riccardo è al terzo posto con 161 voti,13,22%! APD Lombardia e, soprattutto, la lista "Rinnoviamo la politica" C'È!!!! E c'è a dimostrare che il tema del rinnovamento è decisivo per evidenziare l'attesa di un rinnovamento della politica che gli elettori si aspettano dal futuro Partito Democratico. Ora Riccardo in soli tre giorni si colloca davanti a personalità come la Toia, Penati, Moratti, Corsini. Davide Corritore, personaggio stimatissimo, ma certo non notissimo fuori Milano, è secondo per soli 12 voti! Occorre un altro piccolo sforzo e Riccardo - e la lista "Rinnoviamo la politica" - potrà essere soddisfatto di trovarsi solo preceduto dal diessino ed inarrivabile Martina»). Finalmente conclude scrivendo ai suoi «Andate sul sito, VOTIAMOLO !!! FATE GIRARE. È molto importante, più che per lui, per rinnovare la politica, davvero!» Giuro che non è inventata, questa roba è girata davvero.
Aneddoto 2 - Ieri su Repubblica Milano è uscito un breve articolo con commenti e dati ovviamente riferiti all'altro ieri. Davide era al terzo posto dietro Martina e il suddetto Sarfatti. Guardacaso, al mattino i risultati - ormai consolidati da alcuni giorni - erano stravolti rispetto all'articolo. Un centinaio di cittadini (ovviamente spontanei, liberi e indipendenti) hanno avuto tutti assieme l'idea di andare a votare per Lele Fiano, facendolo salire improvvisamente ai vertici della classifica. Guarda te le combinazioni, l'onorevole diessino viene sentito dal giornalista sul sondaggio e di notte delle persone a caso corrono a votarlo. Fosse uno dell'UDC si potrebbe pensare allo Spirito Santo.
Allora. Il Cremaschi e le truppe diessine che stravotavano Martina e di botto hanno stravotato pure Lele sono l'esempio lampante di idiozia e mediocrità che pervadono la politica di queste parti, militanti inclusi. Pensa un po' te. Repubblica organizza un sondaggio tra i lettori per tastare il polso dell'elettorato e questi deficienti si scatenano non per fare qualcosa di sensato, ma per vincere e/o far vincere il loro beniamino. A conferma che a loro di quello che pensano i cittadini non frega una beata sega, quel che conta è arrivare primi sempre e ovunque, anche dove non conta assolutamente un cazzo.
Benissimo dunque ha fatto Davide Corritore a chiamarsi fuori da questa iniziativa, potenzialmente intelligente, ma svilita dalla incredibile stupidità della politica, che una volta di più non ha saputo smentire la propria piccineria.
Malissimo invece ha fatto Davide Corritore a sbilanciarsi sul giovane vecchio che "né con Bush né con Zapatero". Martina non l'ho mai incontrato, non so che faccia abbia oltre a un paio di foto, non mi frega nulla di ciò che dice (cazzate incluse, non credo più a quello che dice un politico, credo solo a quello che gli vedo fare). Quello che conta è - al contrario di quanto sostiene Davide - proprio la sua storia di persona che nella vita non ha fatto nient'altro che servire i maggiorenti del suo partito. Da uno così, del tutto scollato dalla vita reale, sovraesposto alle beghe politiche di basso profilo, ai mirabellismi, ai panzerismi e ai penatismi, non è lecito attendersi niente altro che la conservazione di una realtà che si mostra ogni giorno per quello che è: una farsa indecente giocata sulla pelle dei cittadini.
ma davide corritore non è quello tornato da londra per 'spaccare'? tempo 2 anni, già normalizzato? che paese...
no, quello era scalfarotto
Martina sarà pure un uomo di partito (e che male c'è??) ma è uno che ha fatto la gavetta.
I tanti che lo deridono vorrebbero entrare nel PD e dettare le loro regole.
La regola vera è rappresentata dal voto democratico. Il 14 ottobre chi ha più filo da tessere.......... restare a fare i malmostosi su internet porta pochi voti.
Salve a tutti,
Tenete presente che il numero dei partecipanti al sondaggio e' risibile. Ci sono stati 3.150 voti nel momento in cui scrivo, moltissimi sicuramente duplicati dato che lo si puo' fare. I partecipanti reali saranno meno di mille.
Non ho in mano l'articolo di Repubblica, l'hanno scritto questo?
Il sondaggio e' chiaramente propedeutico alla pubblicazione di un panegirico sulle persone. Non conta nulla il contesto, serve l'effetto annnuncio: questi sono arrivati primi, quindi sono i candidati del popolo.
Per fortuna, come ha detto qualcuno che legge queste pagine, "bisogna vedere se i giornali hanno ancora un'influenza sull'opinione pubblica".
Leggo ora dell'intervento di Alberto Biraghi, molto critico sulla mia decisione di appoggiare Maurizio Martina. E' un intervento che mi fa molto piacere, perchè dimostra che Alberto esercita il sul ruolo di gestore dl blog in modo libero e senza condizionamenti amicali o quant'altro.E' questa in la sua vera forza: dire la propria sempre e comunque. Per questo frequento questoblog.
Per quanto riguarda Martina, ribadisco ciò che penso: le persone vanno messe alla prova prima di essere bollate o giudicate. Altrimenti la politica diventa tiro al piccione.E se Martina si dimostrerà nei fatti emanazione della vecchia cultura di apparato, sarò il primo a togliergli la fiducia pubblicamente. Non ho scelto l'avventura politica per conformismo, Martina o non Martina.Chi avrà modo di seguire le prossime vicende politiche milanesi, capirà.
capirà
di solito chi si propone come politico fa delle proposte, avanza dei progetti, indica degli obbiettivi. Corritore, che pure in comune sembrafare bene, quando parla di politica più che un annuncio politico sembrà fare il trailer di una soap comedy, alla faccia del rinnovamento!
Comunque stiamo a vedere, per me il discrimine è che non si mescoli con il mirabellismo-toiasmo-dallachiesismo-penatismo-maiorinismo ovvero la casta non casta.
Faccio i miei complimenti ad Alberto Biraghi. Questo blog si dimostra davvero gestito bene. Quella mail è girata davvero. Ci sono persone che vedono in Riccardo Sarfatti il rinnovamento e con lui hanno creato logiche identiche a quelle viste nei partiti facendo un'operazione di sfruttamento di marketing politico davvero di poco profilo. Cosa dice Riccardo Sarfatti di tanto innovativo?! Cosa sta facendo in Regione ?! E' misurabile !? Se chiedi invece resoconto dell'attività di Davide Corritore scopri che non fa il turista in Comune e lavora SODO! Forza Davide non mollare ... Se non vogliamo che un ragazzo a 30 anni sia bollato come già vecchio e che non ha nemmeno un giorno di lavoro sulle spalle, allora cambiamo queste benedette regole e forme nel nuovo PD. Stabiliamo dei criteri che deve avere un CANDIDATO segretario per poter essere ammesso alla gara come per esempio avere un LAVORO. Non si può vivere di sola politica. Si può invece essere "stipendiati" per il periodo in cui si rimane in carica ma senza avere incarichi istituzionali e svolgendo un ruolo esterno che guarda di più alla ORGANIZZAZIONE DEL PARTITO. Separiamo le attività di figure di PARTITO dagli ELETTI. Mettiamo limiti di mandato alle cariche degli organismi dirigenti ed alle candidature per i rappresentanti. Basterebbe poco ...
Caro Marco, da quando ho scelto un anno e mezzo fa di dedicarmi all'esperienza politica, l'ho fatto sempre e solo parlando non di appartenenze ma di contenuti, proposte e progetti.Ricordi Internet per tutti? E il fondo immbolibilare per la casa per giovani, e il road pricing,etc.. Ho fatto sempre e solo proposte.Questa è l'unica politica che conosco. Di oligarchie, mirabellismi, penatismi, potentismi o quant'altro mi è sempre interessato poco. Al punto che quando ho ascoltato le prime idee dei candidati alla segretaria nazionale del PD ho scelto senza guardare a chi avrebbe vinto o perso ma a chi esprimeva i contenuti in cui mi identificavo di più.E ho scelto Letta per la sua attenzione quasi ossessiva alle future generazioni, a cominciare dalla sfida della natalità. Sfida di cui c'è molto bisogno in un'Italia così narcisistica e auto-referenziale.Letta mi ha ache garantito che l'accesso a Internet per tutti sarà un asse portante delle sue proposte. E così ho scelto, anche sapendo che Letta non sarà probabilmente il vincitore. Così come, dopo avere ascoltato Martina, ho pensato di dargli fiducia. Vedremo se mi sbaglio.Ma se sbaglio, come già detto, tornerò sui miei passi.Per quanto riguarda la soap opera citata,Marco stia tranquillo. Nessun preannuncio di opera tatrale, ma soltanto un accenno ad un lavoro che molte persone stanno conducendo per definire un progetto concreto e diffuso sul PD milanese. Ancora una volta un progetto di contenuti, e non di appartenenze. Come sempre
egr. corritore mi si consenta di essere brutale avendovi votato: lei ci aveva venduto la fola di un movimento politico culturale attorno a ferrante ed alla lista civica. Non si è visto nulla se non il simpatico fuggi fuggi di ferrante e la nomina della proletaria milly(l'unica donna che fa politica a Milano che riesce a far sembrare la cognata un genio) a capogruppo . Ora perchè dovrei crederle una seconda volta?
egr. marco, io non avevo venduto proprio un bel nulla, figuriamoci un movimento politico culturale. che parole grossa! era una lista civica..
egr corritore, quando una lista ha come leader il sindaco e come candidati un ex candidato a sindaco e un candidato alle primarie, quando prende più voti di molti partiti autorevoli, quando non si scioglie subito dopo le elezioni a me pare un movimento. Evidentemente mi ero sbagliato e con me alcune migliaia di elettori. del resto ha certamente ragione lei che della lista è stato animatore. Tuttavia è un indicazione sulle vostre volontà di riformare la politica milanese: solo personalismo. Certo lei è meglio di molti altri consiglieri del cs, tuttavia non c'era bisogno di fare tutto sto casino per eleggere un consigliere comunale.
cordiali saluti e buone vacanze
Voglio sfidare le alte vette dell'impopolarità : per me il problema che c'è tra tanti di quelli che scrivono contro Martina è un antico e stolto pregiudizio rispetto a chi fa percorsi interni ai partiti.
Ed è un pregiudizio sbagliato. Del resto Letta-Bindi-Veltroni sono tre ottime opportunità tra cui scegliere, tra loro diverse, solidamente ancorate a percorsi di partito.
Poi, è chiaro, che il ruolo dentro le antiche organizzazioni politiche possa essere interpretato in modi molto molto diversi tra loro.
In qualche caso ottimi tentativi possono portare a scarsi risultati, in altri un po' di condizioni esterne favorevoli possono dare risalto a figure modeste e così via.
Per quel che riguarda Maurizio secondo me ci troviamo di fronte ad una figura seria, forte, che ci darà ottime sorprese.
Il dato genereazionale non può essere l'unico ma di certo conta.
E tu, caro Alberto, dovresti valutare Maurizio non solo rispetto ad una frase infelice - infelicissima!- "Bush, Zapatero etc." quanto in relazione a quel che fino ad oggi ha fatto e che in futuro proporrà.
Poi si potrà scegliere tra più candidati quindi tutti quelli che si pongono dubbi su sondaggi e co. avranno, come ciascuno di noi, l'occasione per misurare concretamente la consistenza del consenso di ognuno.
Pier, tre cose:
1) sarà pure stolto il pregiudizio, ma non è - scusa il bisticcio - pregiudizio. Piuttosto "postgiudizio" visto ciò che i partiti sono, hanno fatto e - quel che è peggio - stanno facendo.
2) la frase conta, ma come dicevo non credo più a quel che i politici dicono, giudico quello che fanno. L'unico dato che ho su questa "figura seria, forte" (a parte la sua storia e l'origine chiaramente partitocratica) è la proposta sul servizio civile per gli extracomunitari. Evabbè.
3) D'altra parte anche tu - più che avere certezze - ti aspetti "ottime sorprese". Se neppure per te passato e presente sono una certezza, figurati per me.
Concludo con la faccenda del "misurare concretamente". Se il nascente (e già potenzialmente orrido) PD proporrà anche localmente una rosa di candidati composta da tanti ciechi e un orbo, non sarò certo io ad andare a votare per l'orbo. E credo che non sarò l'unico a fare questa scelta.
majorino, il problema non è martina che sarà una bravissima persona ma il fatto che avete da anni spiegato che la partitocrazia è un cancro, che ci sono i giovani creativi che non partecipano alla vita politica, che bisogna aprire alla sociatà civile, che chi ha la partita iva è un innovatore e poi vi scegliete come segretario uno sconosciuto, dipendente del partito, senza mestiere che non quello di servire i suoi capi. Poi magari diventerà zapatero ma per adesso sembra una testa di legno. Se poi vediamo le sue proposte sembra più adatto all'UDC che al PD
Non discuto nemmeno io Martina. Quello che più mi lascia perplesso è il fatto che "abbiano" già scelto. Ma il PD non deve essere una piattaforma di confronto sui contenuti !? Personalmente non conosco nemmeno i contenuti del Signor Martina. Come faccio a votarlo !? Beati voi che avete avuto modo di fare dei confronti con gli altri candidati. E ripeto è strano dover apprendere che è già tutto deciso. Chi me lo fa fare di andare a votare il 14. Che peso avrà il mio voto?! Ma in base a che cosa sceglierò! Queste sono domande che si porrà un potenziale iscritto del PD!!
penso che se davvero vogliamo uscire dal pantano un indispensabile passo da fare sia quello, come elettori, di cambiare chiaramente registro e incominciare ad effettuare le nostre scelte politiche in base a criteri brutalmente razionali e pragmatici. secondo me e' un falso problema quella dell'eta' e/o dell'essere o meno politici di professione: quello che davvero importa e' cio' che il candidato ha concretamente fatto e dimostrato di saper fare, come si e' comportato nei suoi mandati precedenti, il suo "track record".
sono queste azioni e questi risultati cio' che danno la misura del candidato, che danno una reale e chiara indicazione del suo spessore politico/etico/tecnico e di quello che ci si puo' ragionevolmente aspettare da lui in futuro (e sotto questo punto di vista - almeno, stando a quanto scritto da altri qui - corritore sarebbe molto probabilmente un candidato migliore della persona che sta sponsorizzando).
il vero problema pero' per me nasce quando i candidati sono uniformemente non all'altezza della situazione, e bisogna decidere che fare: votare il meno peggio o non votare affatto? essere costretti a votare per i meno peggio nel nascente PD vorrebbe dire dar vita a un partito che segna una triste e palese continuita' col passato, un passato di "meno peggio" che ha condannato il paese a un continuo e inesorabile peggioramento. in non voto alle primarie, invece, dovrebbe avere l'effetto di delegittimare alla nascita il PD, e nelle migliori delle ipotesi far chairamente capire che e' stato sbagliato il metodo e la sostanza e che quindi bisogna riprovare in modo piu' intelligente. ma la politica sarebbe in grado di cogliere questa cosa e agire di conseguenza, oppure sfrutterebbe la cosa come opportunita' per fare i propri comodi a briglie ancora piu' sciolte? (e io tenderei verso quest'ultima ipotesi). siamo per forza condannati a altri decenni di mediocrita' e brancolare nel buio, oppure c'e' davvero da qualche parte all'orizzonte un plausibile, ragionevole e attuabile piano di riforma vera della politica?
Non entro nel merito, mi limito a domandarmi apertamente a dove potrebbe portarci questo scollamento ormai evidente tra sinistra anti apparato e sinistra "di apparato". Questo non ascoltarsi, credersi gli uni i soli adatti a fare politica e gli altri unici portatori di valori sani, traditi dai "politicanti" potrebbe danneggiare molto la sinistra e il futuro PD, avvitandoci in una spirale simile a quella di due legislature fa.
Non converrebbe essere meno scontrosi, spendersi anche con i fatti e non solo con i commenti, contaminarsi imparando dagli altri?