Paolo Corsini si ritira dalla corsa alla segreteria regionale del Pd. E' una brutta notizia, perché le primarie così serviranno soltanto a ratificare gli accordi precedentemente stipulati tra i gruppi dirigenti dei Ds e della Margherita. Il segretario sarà Ds e il capogruppo della Margherita, come abbondantemente annunciato dai giornali già qualche settimana fa. La Lombardia andrà ai Ds, Piemonte e Veneto alla Margherita. Ieri su l'Unità Pierluigi Bersani denunciava il tratto verticistico di questa impostazione: sono, e lo sono da tempo, d'accordo. Pare che a Corsini abbiano promesso che sarà il candidato del 2010. A parte che non ci credo (credo che le promesse siano sempre delle bugie, come dice Marai), mi chiedo perché, allora, non votarlo oggi, dandogli il sostegno e la visibilità di cui ha bisogno un candidato alle Regionali. La verità è che un candidato solo garantisce tutti: ha le funzioni del centroboa della pallanuoto di morettiana memoria.così giovane e così ottuagenario... il giovane vecchio martina si affida al solido clichet del re travicello pescato dal mucchio del vivaio bergamasco per interpretare il candidato unico a condurre l'assemblea nordista del PD (vedi il refrain sulla classe creativa mandato in onda su Repubblica un giorno sì e l'altro pure), senza avversari e senza che ai soliti pignoli venga in mente di chiedere ragguagli in merito alla piattaforma politica in base alla quale intende guidare le truppe padano-nordiste alla conquista di regione, città metropolitana e parlamento nazionale! Noto altresì con stupore che neppure il prezzolato Alfieri sul Riformista abbia avuto il benchè minimo sussulto di fronte al rischio di deriva plebiscitaria sulla candidatura Martina. Quando invece tanta preoccupazione aveva sollevato la corsa solitaria di Veltroni alla conquista della leadership del PD nazionale. Forse che le candidature giovin-padano-democratiche, ancorchè uniche, rappresentino di per sè una garanzia...