Uàlter m'inciampa sul verde...
che ci fa un'associazione come
fare verde tra i patrocinatori di una manifestazione del'estate romana? qualche sera fa avevo un appuntamento al parco del celio con degli amici che, non sapendo bene che fare, s'erano messi in testa di andare a vedere uno spettacolo di cabaret. la manifestazione si chiama "all'ombra del colosseo". ci vado con un amico, con cui precedentemente c'eravamo scofanàti una grigliata di carne sicula, e aspettiamo gli altri davanti all'ingresso. scorro pigramente le varie associazioni/istituzioni che riempiono delle loro sigle il cartellone della manifestazione: tutti e due strabuzziamo gli occhi quando vediamo "fare verde" tra gli sponsor.
fare verde è una formazione ambientalista (riconosciuta di interesse nazionale sotto il governo berlusconi ma nata molti anni prima, nel 1986) vicina alla destra sociale. anche se s'ammanta di agnosticismo politico, si trova sempre nei dintorni della destra più popolare, alla alemanno per intenderci. si avvale spesso dell'anomalo verde marco boato, propugna vicinanza alle idee di alex langer (ma lui non può smentire), cita e osanna maurizio pallante, uno dei divulgatori italiani della decrescita ma da alcuni criticato per le sue posizioni più luddiste e conservatrici che d'avanguardia.
mi domando se l'ecumenismo di uàlter non si sia spinto un po' troppo in là. magari non se n'è accorto, oppure è un tentativo di grande e fraterno abbraccio in nome del futuro e sorpassando con la consueta, delicata e profetica leggerezza schemi e contrapposizioni di un passato di cui avere un po' vergogna. chissà.
so solo che a me dà fastidio. lo trovo un fatto estraneo, che non vorrei.
e invece me lo ritrovo lì, bello stampato.
ps
forse se ne vergognano un po' anche loro, quelli del comune di roma: tant'è che sul cartellone "fare verde" c'è, mentre sul sito
www.allombradelcolosseo.it no.