Tutto da quotare.
Straquoto pure io...
e tre...quoto anch'io
rota, ma un bel campetto di cereali quando lo famo? se vuoi ci metto il campo...tu inzia a costruire i carrelli bici per il trasporto ;-). ciao
1) dovevi comprare il pane di Laterza e non quello di Altamura, ma mi rendo conto che è più difficile da trovare.
2) cause aumento prezzo pane al consumo: tutte balle (non ciò che dici tu, ma ciò che viene sostenuto), ma non ho il tempo ora per dilungarmi. Vediamo domani.
3) Sapere la tua procedura per la produzione casalinga del pane non dispiacerebbe: io ci stavo giusto pensando. Nel frattempo continuo con quello di Laterza.
charlie, spiega pure. tieni però conto che gli aumenti e le loro cause riguardano la materia prima non lavorata, il grano. come si arrivi ai prezzi attuali del pane, di cui leggo perché non lo compro più, non ho idea. quasi certamente riguarda la filiera lunga, ma ormai non è più un problema mio.
questo intendevo dire con ciò che ho scritto: che inseguendo e praticando utopia oggi mi trovo meglio di chi la devifisce utopia.
in pratica sono più ricco e più contento.
se è utopia questa....
Quoto come sempre, maestro Rotafixa, e ti chiedo illuminazione (questa volta non sulla bici ma sul pane).
A breve andrò finalmente a vivere a casa nostra(nel senso di andarmene, definitivamente, dalla casa di famiglia, per cominciareuna nuova avventura con l'altra parte di me). Mi gira in testa, da anni, l'idea di farmi da solo il pane, non solo per motivi economici; anche e soprattutto per ritrovare, anche in mezzo al caos della città più caotica d'Italia (Portici, 70000 abitanti su 4kmq), il contatto con le tradizioni, le radici, il quotidiano di un tempo. Fare il pane era, una volta, il gesto quotidiano forse più importante, quello che dava, sempre e comunque, da mangiare.
Allora l'illuminazione richiesta è: come fai il pane (e mi fa piacere che tu faccia un pane 'siciliano' perchè è da lì che arriva la mia metà)? Che cosa serve, qual'è il procedimento, che tempi ci vogliono?
Eventualmente, se è toppo lungo da postare qui, posso contattarti in altro modo?
Grazie anticipatamente, Rota, e chissà che un giorno non decida di provare una Fixa (ma per me resta sempre un'oggetto assurdo, illogico... non ti incazzare!!)
adimant io posso darti al ricetta della focaccia barese che insieme al pane di altamura non manca mai da una buona tavola pugliese.
E' decisamente benvenuta, Maria! :)
Nel caso puoi postarmela a: adimant@gmail.com.
E scusate per gli OT...
ma per me resta sempre un'oggetto assurdo, illogico... non ti incazzare!!
non mi incazzo
ma non ti dico come faccio il pane.
No Rota, ti prego!! E' una cattiveria questa!
Lo sai, io sono un ciclista, uso quasi esclusivamente la bici in città... Ma la fissa per me è ancora di un altro pianeta, di un altro universo... Aiuta un neofita che ti vuole seguire sulla strada della decrescita... Dimmi come fai il pane e ti prometto che ripenserò le mie posizioni sulla fixa!!
Quanto all'utopia io sono convinto, invece, che si tratti di scelte ponderate, che a molti (non a tutti) sarebbe possibile operare se provassero per un istante ad astrarre dagli accidenti che "contaminano" l'essenza della vita. Ma è un processo difficile, me ne rendo conto, per di più influenzato dalle concrete condizioni socio-economiche-familiari contingenti.
Passando al prezzo del pane, il pur corretto riferimento alle borse merci salta a pie' pari il passaggio fondamentale, che è quello della produzione. Ovvero il prezzo all'origine del grano in Italia è crollato paurosamente a partire da metà anni '90 a causa delle importazioni da altri paesi con costi di produzione più bassi (e non è il solo settore ad aver sofferto tale dinamica); molti in italia hanno addirittura preferito convertire i terreni ad altre coltivazioni. Ad oggi la situazione non è cambiata e soprattutto il prezzo alla produzione non ha subito alcun aumento; su di esso, quindi, la globalizzazione ha (almeno per ora) sortito un effetto contrario a quello strombazzato.
Nè si può parlare di risorse destinate ai carburanti alternativi, che si ottengono da altri prodotti, anche da residui di lavorazione agricola, cortecce d'albero etc..
La verità è che il prezzo di mercato ha una dinamica totalmente slegata dal valore intrinseco del prodotto ed è determinata dagli acquisitori oligopolisti (il fronte dei produttori è spesso estremamente frammentato) che in questo settore (ma come in molti altri, petrolio in primis) fanno il bello e cattivo tempo. Se poi ci mettiamo che l'intera filiera richiede diversi passaggi e che in ognuno di questi l'operatore ha imparato la lezione ("strombazzo l'aumento dei costi-aumento il prezzo") ecco come si arriva ad un prezzo del pane che nulla ha a che vedere con la realtà.
Di fatto sono le dinamiche del mercato falsamente concorrenziale a determinare gli aumenti, in questo come in altri settori.