
Egregio Dottor Scalfarotto,
1) Per me “finocchio” è un’offesa. Non la pensa così la sua collega di partito Binetti Paola, che si è opposta, assieme agli altri clericali che infestano il parlamento dell’Italia (paese occidentale) all’approvazione della nota legge in materia di discriminazione. Scalfarotto Ivan, prima di tacciare altri di esser poco informati, pensi a informarsi o, che è più semplice, a farsi informare da qualcuno, magari pagandolo per farsi dare i riassunti.
2) La serie di considerazioni sull’impegno personale di Scalfarotto Ivan, che a suo dire sarebbero in sintonia con la piena e solenne affermazione della laicità dello stato paiono a dir poco contraddittorie con la carta dei valori del PD, dove si legge, lo ripeto, che LA RELIGIONE NON E’ UN FATTO PRIVATO. Ora, per uno che dice sul serio quando afferma di credere nella laicità dello stato, ciò dovrebbe bastare per andarsene da un’altra parte. Quindi, delle due l’una
a) Scalfarotto Ivan (da qui in avanti S. I.) non prende sul serio la carta dei valori del partito nel quale milita e nelle cui liste si è presentato alle elezioni; oppure
b) S.I. dice di credere alla laicità dello stato come io dicevo di credere all’oroscopo quando avevo sedici anni, cioè al solo fine di dire una cazzata come un’altra per attaccare discorso con la vicina di ombrellone.
3) per guardare al grado di civiltà implementato nel paese, S.I. può domandare alla già citata Binetti Paola che cosa pensi del fatto che a lui, S.I., piacciano gli uomini. Ricordo che, poco più di un anno fa, durante una trasmissione televisiva su La7 (presente Franco Grillini) ella sostenne che gli omosessuali siano persone affette da una malattia, tra l’altro sbandierando come accreditati dalla comunità scientifica studi ritenuti dai più farlocchi a sostegno della sua tesi. Provi inoltre a domandare alla già citata che cosa ne pensi dell’affossamento dei DiCo in Parlamento, e se ancora ritenga che esso sia stato dovuto alla “mano di Dio”, intervenuto dopo aver ascoltato le di lei preghiere e dopo essersi compiaciuto dei di lei digiuni.
4) a margine, vorrei notare che lei, Scalfarotto, si arrabbia troppo e, almeno in questo caso, lo fa a cazzo e campana.
Con immutata la stima che già da tempo le tributo,