Il venditore di spazzPOLIZZE UNIPOL inopinatamente assurto alla presidenza della Provincia di Milano (e finalmente in procinto di raccattare la sua mercanzia, togliendosi dalle palle, ancorché ben più ricco di quando si insediò gabbando gli elettori di sinistra che si erano fidati dell'apparato e lo avevano votato) dice: "Il voto della città di Milano è stato fantastico, dimostra la voglia di cambiamento che adesso dobbiamo intercettare e tradurre in un progetto concreto". Sarebbe interessante sapere dove stia il nesso tra l'eventuale (e malaugurata) riconferma di questo scadente faccendiere padano che briga e forca da quattro anni e "la voglia di cambiamento". Votare Penati significa sottoscrivere la continuità con una politica di sprechi, manfrine, consulenze facili ad amici e sodali, finanziamenti alle ronde, dichiarazioni razziste.
Ancora. Il suddetto venditore di spazzPOLIZZE UNIPOL dice anche: "Ho fatto la scelta coraggiosa di rinunciare a una parte della coalizione che mi ha accompagnato per 5 anni e continuerò in modo coerente, non farò entrare dalla finestra chi è uscito dalla porta perché la coerenza per me è fondamentale". Il Penati che si fa i complimenti da solo ("coraggioso", dice lui) ha rinunciato alle alleanze con la sinistra per trattare sottobanco sia l'inciucio con l'UDC, sia la desistenza della Lega, pur di tenere il culo al caldo.
PS: Qualche buontempone della cosca ha affermato che le mie descrizioni di Penati sarebbero calunniose, definendolo un buon amministratore. Panzane. I misfatti del ducetto di Sesto San Giovanni sono descritti nell'archivio di OMB, raggiungibile dal link qui sotto. E io sono disponibile a confrontarmi con chiunque su questo tema (in un paese civile basterebbero la vergognosa vicenda ASAM Serravalle e il contratto da nababbo all'incolto amico Franco Maggi per ottenerne le dimissioni, ma nella repubblica del Cav. Banana l'amministratore manolesta come Penati si può autodefinire "coraggioso" in totale serenità).
Non mi rivolgo a chi avrà un tornaconto a votare questo figuro, la mangiatoia di Penati è sempre aperta a chi porta voti. Mi rivolgo a chi non sa, a chi è indeciso, a chi pensa di votare Penati per fermare la destra. Non è così. Anche trascurando il malgoverno. Penati si è dimostrato una persona di legadestra quanto Podestà, se non peggio. Lo ha dimostrato svariate volte in questi cinque anni, ma da ipocrita arrivista qual è, per non perdere la ricca poltrona si (ri)presenta agli elettori con una casacca che non merita. Non gli dare retta, non gli credere, non essere complice, non ti fare fottere, annulla la scheda o vai al mare. Un voto di centrosinistra a Penati diventa un voto all'intolleranza, alla repressione, all'inciucio, al malgoverno e alla manfrina.
Alberto Biraghi